Se la vostra giustizia …
« In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Alcuni anni fa, arrivando in una nuova parrocchia ho scandalizzato un’anziana catechista, che affermava come i comandamenti fossero l’insegnamento più importante da dare ai bambini, allora avevo detto di non essere d’accordo con tale affermazione, perché pensavo (lo penso ancora) che la cosa più importante sia parlare di Dio che è Padre. Per la maggior parte della popolazione, che viveva in Italia fino a sessanta anni fa, era normale riferirsi ai comandamenti come la rappresentazione del comportamento da tenere per essere buoni cristiani. Se osserviamo oggi il comportamento delle persone, sembra che siano passati secoli da allora, i movimenti giovanili del sessantotto hanno messo in discussione ogni autorità insinuando che ognuno era libero di agire secondo il proprio sentire. Quella rivoluzione ha preso campo sempre di più, diventando cultura condivisa da tutti. Dall’osservazione dei comportamenti delle persone, dalle parole guida che passano alla TV o sui giornali, possiamo dire che l’unico comandamento vigente afferma che ognuno può seguire l’impulso della propria libertà, a patto che non interferisca sulla libertà degli altri. L’esito del cambiamento culturale è sotto i nostri occhi, esso non ha prodotto una società di uomini e donne più felici, né ha prodotto una comunità umana più giusta e solidale anzi, molti denunciano un modo di vivere più individualista e delle relazioni ispirate alla cattiveria. Da molte parti, non solo dagli appartenenti al mondo dei credenti, si avverte l’urgenza di una riflessione che dia fondamento ad una visione etica della vita. A differenza degli animali che vivono determinati dagli impulsi dell’istinto, gli uomini si trovano di fronte alle circostanze della vita avendo sempre diverse opzioni tra le quali operare una scelta. Come scegliere? Come individuare il bene? San Paolo stesso confessa nella lettera ai Romani: “C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio”. I comandamenti sono la risposta che la scrittura dà a queste domande. Spesso pensiamo alla legge come espressione di un atteggiamento autoritario che mira a imporre la propria volontà. In realtà il comandamento nasce dall’essere dell’uomo e dalla voce interiore della coscienza; il comandamento proclamato nella Scrittura aiuta a riconoscere la voce della coscienza. Anche se dalle prime parole può sembrare che Gesù pensi ai comandamenti come ad una legge fissa e immutabile, dobbiamo riconoscere invece che Lui stesso ha fatto un’opera profonda per cambiare la comprensione della volontà di Dio e della sua legge. Con Gesù che rivela l’autentico volto di Dio, è offerta all’uomo la strada per corrispondere pienamente alla sua volontà. * “ Possiamo provare ad esprimere sinteticamente l’insegnamento di Gesù nei seguenti punti: - “ Il centro da cui parte l’agire morale è il cuore, noi la chiamiamo coscienza; essere buoni o cattivi dipende dalla scelta del bene operato nel profondo della coscienza. - “ Non basta una conformità esteriore del comportamento a quanto dice la legge, è necessaria una adesione della coscienza al valore contenuto nella legge. - “ Non è sufficiente una adesione all’espressione letterale della legge, ma occorre una adesione allo spirito della legge: la lettera della legge dice di non uccidere, se odi un fratello, nel tuo cuore lo hai ucciso. - “ Ciò che deve muovere la persona a fare il bene, non è la paura di un castigo o l’attesa di un premio, ma è la forza di attrazione del bene. Dobbiamo aderire al bene perché in esso si realizza un senso alla vita. Nella sacra Scrittura sono formulate tante norme che prescrivono cosa fare o cosa non fare, ma tutte si possono raccogliere nell’unico valore da vivere, che è quello dell’amore. C’è un solo comandamento riassuntivo, quello che dice di amare Dio e il prossimo: in questo si raccoglie tutta la legge. Gesù, vivendo lui stesso una vita umana simile alla nostra e vivendo da figlio in piena adesione alla volontà del Padre, ha attuato in modo esemplare la legge, per cui possiamo dire che per noi, la legge è la vita stessa di Gesù. |
il Parroco |